Cari Lettori,
ebbene sì, lo ammetto, sono una
grande fan dei CAPPELLI!
Siano da uomo o da donna, li uso
da quando ero in fasce e non ho mai smesso di comprarli!
Sembrerà strano, ma anche per
questo accessorio (seppur per me sia un termine limitativo, essendo un vero e
proprio oggetto d'arte), esistono tante tipologie e tutte vi daranno un look
completamente diverso!
Non li uso solo nella stagione
invernale (articolo che posticipo tra qualche mese), ma anche nella stagione
estiva.
Il mio post di oggi, spiegherà
appunto le varie tipologie di cappelli ESTIVI, come usarli e dove abbinarli!
Non potete neanche immaginare,
come può cambiare il nostro outfit, grazie a questo piccolo optional!
Intanto, il cappello, è un capo di
abbigliamento destinato a coprire parzialmente o totalmente la testa.
I suoi usi sono molteplici, dal
proteggersi dal sole, dal freddo o dalla pioggia, ma anche per uso estetico o
per una protezione igienica, oppure per uso sociale o se siete come Mickey
Mouse, per un uso... magico!
È costituito solitamente da una
visiera o da una tesa (o falda) e dalla cupola (o corona).
I materiali sono
molteplici, dai più pesanti ai più leggeri, dai più comuni a quelli più
raffinati.
Il cappello si usa fin dai tempi
più antichi, testimonianze visive risalenti ai tempi dei faraoni d'Egitto o ai
grandi imperatori cinesi, tutti e dico tutti usavano questo accessorio per i
più svariati motivi.
Come sempre, l'Italia è protagonista nella diffusione di questo capo, dalla lavorazione
del feltro di lana e quindi della conseguente produzione di cappelli, a Monza, all'azienda Borsalino di Alessandria che
produce ed esporta in tutto il mondo!
Di per sè vi è una sola grande
categoria il copricapo che si dirama in: berretto e cappello.
Qual è la differenza?
Beh, sintetizzando, il berretto ha
una visiera rigida (pensate al berretto da baseball), che si allunga per almeno
5cm dalla cupola, senza circondarla, e quindi una utilità più pratica, per
coprirsi dal sole o altri enti atmosferici, così da avere una visuale libera e
proteggere gli occhi; il cappello invece è sprovvisto di visiera rigida, di
conseguenza il suo utilizzo è quasi prettamente estetico.
Per la stagione estiva, elencare
tutti i modelli, sarebbe un pò troppo lungo, mi limito intanto, a trattare, di
volta in volta, un tipo di berretto e un tipo di cappello!
Per la tipologia BERRETTO: IL
BERRETTO DA BASEBALL.
Nell'inverno 2013 e nella
Primavera - Estate 2014, la moda ha presentato una scelta di outfit basata
sullo stile college e sullo stile dei giocatori di basket e anche di baseball!
Un mood molto particolare, che fa
ritornare ai tempi della scuola. E si sa, come fa un giocatore ad andare in
campo senza il suo berretto?
Pratico più d'estate che di
inverno, questo modello, chiamato impropriamente cappello o cappellino da
baseball, fa parte del mio guardaroba, per un look grintoso per il giorno!
Protegge i miei occhi dal sole e
la mia testa dal caldo, inoltre mi da un aspetto da vera sportiva!
È un tipo di copricapo morbido,
dotato di una lunga visiera, che può essere ricurva o piatta. Spesso sono
dotati sulla parte posteriore di un elastico o di un velcro, che serve ad
adattare il berretto alla testa dell'indossatore. Possono essere a tinta unita,
ma si trovano più comunemente proposti con i loghi della nostra squadra
preferita o con delle scritte.
Il cappello da baseball odierno deve la sua fama al giocatore di baseball Babe Ruth, dei New York Yankees, che negli anni '20,
fu il primo ad indossare questo copricapo.
A destra Babe Ruth, giocatore dei New York Yankees, con in testa un berretto da baseball |
Nel mio armadio posso trovare, (alcuni esempi):
La mia Collezione di BERRETTI |
Per la tipologia CAPPELLO: IL CAPPELLO DI PAGLIA.
Questa Primavera - Estate 2014, è
stato riproposto lo stile anni '50 e da un paio di anni, l'uso dei cappelli di
paglia, non solo per il mare, ma anche da indossare tutti i giorni!
Da Claudia Cardinale...
Foto di Claudia Cardinale nel film "Piano piano non t'agitare (Don't Make Waves)" |
... a Marilyn
Monroe, tutte amavano questo cappello!
Foto di Marilyn Monroe con indosso un cappello di paglia e un fiore |
È fatto in paglia di
forma tonda e falde larghe e rigide. È un copricapo sia maschile che femminile.
Le versioni femminili spesso sono decorate con dei nastri o altri abbellimenti, come fiori in tessuto, intorno alla cupola.
Nel mio armadio, posso trovare....
Indossarlo di sera con un abito lungo estivo, mentre cammino sul lungo mare, mi fa sentire una diva del passato! Lo consiglio portato da donne dai 20anni in sù, le più giovani riuscirebbero a ottimizzare visivamente questo capo! È ideale per outfit eleganti e per chi non vuole passare inosservata al mare e non solo.
Il cappello di paglia si divide in tre tipologie:
La mia Collezione di CAPPELLI DI PAGLIA |
Piccolo trucco per risparmiare spazio!
Un consiglio per ottimizzare lo spazio! |
Indossarlo di sera con un abito lungo estivo, mentre cammino sul lungo mare, mi fa sentire una diva del passato! Lo consiglio portato da donne dai 20anni in sù, le più giovani riuscirebbero a ottimizzare visivamente questo capo! È ideale per outfit eleganti e per chi non vuole passare inosservata al mare e non solo.
Il cappello di paglia si divide in tre tipologie:
1. La paglietta chiamata magiostrina in
Lombardia.
È dalla cupola dritta e piatta, e dalla falda circolare,
rigida e corta. Spesso la cupola è circondata da un nastro. Il suo
utilizzo veniva spesso associato allo sport del canottaggio e usata da tutti i gondolieri di Venezia.
Nell'ambito della
moda maschile estiva è stato per lungo tempo un accessorio indispensabile,
indossato a partire dal mese di maggio (da qui il nome di
"magiostrina") e dismesso obbligatoriamente alla prima vendemmia.
Foto di "Gondolieri a riposo", la Paglietta |
Possiamo notare la paglietta in molti film tra cui "Coco avant Chanel - L'amore prima del mito"
Foto di Audrey Tautou nel film "Coco avant Chanel" con indosso una paglietta |
Un esempio di Paglietta nel mio armadio...
Una versione un pò più originale ad "orecchie di gatto", proposta per la collezione Summer 2014 dal brand Tally Weijl, al prezzo di soli 15.95€!
2. Il Panama o cappello panama anche conosciuto come jipijapa.
Cream Straw Hat with cat ears, 15.95€, Summer 2014, Tally Weijl |
Una versione un pò più originale ad "orecchie di gatto", proposta per la collezione Summer 2014 dal brand Tally Weijl, al prezzo di soli 15.95€!
2. Il Panama o cappello panama anche conosciuto come jipijapa.
È intrecciato a mano con
fibre di una palma nana. Prodotto principalmente nella provincia di
Manabí in Ecuador, Stato in cui è stato reso famoso. Stranamente questo copricapo porta il nome della città di Panamá perché quest'ultima è stata per secoli il suo principale scalo
commerciale e perchè vi fu un curioso evento mediatico che coinvolse il
presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, il quale lo indossò
durante l'inaugurazione del Canale di Panama nel 1906.
Il cappello tradizionale panamense
è invece il sombrero pintado.
Foto di Sean Connery per LV, indossa un cappello panama |
Nel mio armadio posso trovare...
Questo cappello va indossato a mio parere soprattutto di sera, è un mix tra abbigliamento maschile e femminile e a mio parere rende molto di più se indossato da una donna con una camicia e un paio di pantaloni a vita alta o bermuda! Dona un look serio e seducente allo stesso tempo!
3. Lo sugegasa o cappello a cono di paglia.
Cappello Panama, Collezione Summer 2013, Tally Weijl |
Questo cappello va indossato a mio parere soprattutto di sera, è un mix tra abbigliamento maschile e femminile e a mio parere rende molto di più se indossato da una donna con una camicia e un paio di pantaloni a vita alta o bermuda! Dona un look serio e seducente allo stesso tempo!
3. Lo sugegasa o cappello a cono di paglia.
È un tipo di cappello di paglia originario dell'est e sud-est
asiatico, particolarmente del Vietnam, Cina e Giappone.
Ha una forma conica e viene fissato mediante una stringa di tessuto
che passa sotto il mento, spesso di seta; all'interno è
presente un'altra fascia che non lo fa muovere sulla testa.
Questo cappello
viene usato essenzialmente come protezione dal sole e dalla pioggia,
specialmente da chi lavora nei campi di riso.
In passato esisteva una versione
militare del cappello in Giappone, lo jingasa, che era un elmetto fatto con pelle laccata indurita.
Foto di donna nelle risaie del Vietnam con indosso un sugegasa |
Ovviamente questa tipologia è solo per completare il mio post, però, se siete in Giappone, in Cina o in Vietnam potete indossarlo tranquillamente!
E a te, piacciono i cappelli? LASCIA UN COMMENTO!
E a te, piacciono i cappelli? LASCIA UN COMMENTO!
Copriti la testa!
Vi ricordo che potete sempre cliccare sulle immagini per ingrandirle.
Fashion Photographer: Angelus Says
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XoXo
Angelus Says
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