lunedì 1 settembre 2014

(I MIEI) MUST HAVE. NEL MIO ARMADIO NON PUO' MANCARE: IL CAPPELLO Vol.1

Cari Lettori,
ebbene sì, lo ammetto, sono una grande fan dei CAPPELLI

Siano da uomo o da donna, li uso da quando ero in fasce e non ho mai smesso di comprarli!
Sembrerà strano, ma anche per questo accessorio (seppur per me sia un termine limitativo, essendo un vero e proprio oggetto d'arte), esistono tante tipologie e tutte vi daranno un look completamente diverso!
Non li uso solo nella stagione invernale (articolo che posticipo tra qualche mese), ma anche nella stagione estiva. 
Il mio post di oggi, spiegherà appunto le varie tipologie di cappelli ESTIVI, come usarli e dove abbinarli!
Non potete neanche immaginare, come può cambiare il nostro outfit, grazie a questo piccolo optional!

Intanto, il cappello, è un capo di abbigliamento destinato a coprire parzialmente o totalmente la testa.
I suoi usi sono molteplici, dal proteggersi dal sole, dal freddo o dalla pioggia, ma anche per uso estetico o per una protezione igienica, oppure per uso sociale o se siete come Mickey Mouse, per un uso... magico!
È costituito solitamente da una visiera o da una tesa (o falda) e dalla cupola (o corona). 
I materiali sono molteplici, dai più pesanti ai più leggeri, dai più comuni a quelli più raffinati.
Il cappello si usa fin dai tempi più antichi, testimonianze visive risalenti ai tempi dei faraoni d'Egitto o ai grandi imperatori cinesi, tutti e dico tutti usavano questo accessorio per i più svariati motivi.
Come sempre, l'Italia è protagonista nella diffusione di questo capo, dalla lavorazione del feltro di lana e quindi della conseguente produzione di cappelli, a Monza, all'azienda Borsalino di Alessandria che produce ed esporta in tutto il mondo!

Di per sè vi è una sola grande categoria il copricapo che si dirama in: berretto e cappello.
Qual è la differenza
Beh, sintetizzando, il berretto ha una visiera rigida (pensate al berretto da baseball), che si allunga per almeno 5cm dalla cupola, senza circondarla, e quindi una utilità più pratica, per coprirsi dal sole o altri enti atmosferici, così da avere una visuale libera e proteggere gli occhi; il cappello invece è sprovvisto di visiera rigida, di conseguenza il suo utilizzo è quasi prettamente estetico.

Per la stagione estiva, elencare tutti i modelli, sarebbe un pò troppo lungo, mi limito intanto, a trattare, di volta in volta, un tipo di berretto e un tipo di cappello!

Per la tipologia BERRETTO: IL BERRETTO DA BASEBALL.
Nell'inverno 2013 e nella Primavera - Estate 2014, la moda ha presentato una scelta di outfit basata sullo stile college e sullo stile dei giocatori di basket e anche di baseball! 
Un mood molto particolare, che fa ritornare ai tempi della scuola. E si sa, come fa un giocatore ad andare in campo senza il suo berretto? 
Pratico più d'estate che di inverno, questo modello, chiamato impropriamente cappello o cappellino da baseball, fa parte del mio guardaroba, per un look grintoso per il giorno
Protegge i miei occhi dal sole e la mia testa dal caldo, inoltre mi da un aspetto da vera sportiva!
È un tipo di copricapo morbido, dotato di una lunga visiera, che può essere ricurva o piatta. Spesso sono dotati sulla parte posteriore di un elastico o di un velcro, che serve ad adattare il berretto alla testa dell'indossatore. Possono essere a tinta unita, ma si trovano più comunemente proposti con i loghi della nostra squadra preferita o con delle scritte. 
Il cappello da baseball odierno deve la sua fama al giocatore di baseball Babe Ruth, dei New York Yankees, che negli anni '20, fu il primo ad indossare questo copricapo.

A destra Babe Ruth, giocatore dei New York Yankees, con in testa un berretto da baseball

Nel mio armadio posso trovare, (alcuni esempi):

La mia Collezione di BERRETTI

Per la tipologia CAPPELLO: IL CAPPELLO DI PAGLIA.
Questa Primavera - Estate 2014, è stato riproposto lo stile anni '50 e da un paio di anni, l'uso dei cappelli di paglia, non solo per il mare, ma anche da indossare tutti i giorni! 

Da Claudia Cardinale...

Foto di Claudia Cardinale nel film "Piano piano non t'agitare (Don't Make Waves)"

... a Marilyn Monroe, tutte amavano questo cappello! 

Foto di Marilyn Monroe con indosso un cappello di paglia e un fiore

È fatto in paglia di forma tonda e falde larghe e rigide. È un copricapo sia maschile che femminile. Le versioni femminili spesso sono decorate con dei nastri o altri abbellimenti, come fiori in tessuto, intorno alla cupola. 

Nel mio armadio, posso trovare....

La mia Collezione di CAPPELLI DI PAGLIA

Piccolo trucco per risparmiare spazio!

Un consiglio per ottimizzare lo spazio!

Indossarlo di sera con un abito lungo estivo, mentre cammino sul lungo mare, mi fa sentire una diva del passato! Lo consiglio portato da donne dai 20anni in sù, le più giovani riuscirebbero a ottimizzare visivamente questo capo! È ideale per outfit eleganti e per chi non vuole passare inosservata al mare e non solo.

Il cappello di paglia si divide in tre tipologie: 
1. La paglietta chiamata magiostrina in Lombardia. 
È dalla cupola dritta e piatta, e dalla falda circolare, rigida e corta. Spesso la cupola è circondata da un nastro. Il suo utilizzo veniva spesso associato allo sport del canottaggio e usata da tutti i gondolieri di Venezia.
Nell'ambito della moda maschile estiva è stato per lungo tempo un accessorio indispensabile, indossato a partire dal mese di maggio (da qui il nome di "magiostrina") e dismesso obbligatoriamente alla prima vendemmia.

Foto di "Gondolieri a riposo", la Paglietta

Possiamo notare la paglietta in molti film tra cui "Coco avant Chanel - L'amore prima del mito"

Foto di Audrey Tautou nel film "Coco avant Chanel" con indosso una paglietta 

Un esempio di Paglietta nel mio armadio...

Cream Straw Hat with cat ears, 15.95, Summer 2014, Tally Weijl

Una versione un pò più originale ad "orecchie di gatto", proposta per la collezione Summer 2014 dal brand Tally Weijl, al prezzo di soli 15.95!

2. Il Panama o cappello panama anche conosciuto come jipijapa. 
È intrecciato a mano con fibre di una palma nana. Prodotto principalmente nella provincia di Manabí in Ecuador, Stato in cui è stato reso famoso. Stranamente questo copricapo porta il nome della città di Panamá perché quest'ultima è stata per secoli il suo principale scalo commerciale e perchè vi fu un curioso evento mediatico che coinvolse il presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, il quale lo indossò durante l'inaugurazione del Canale di Panama nel 1906. 
Il cappello tradizionale panamense è invece il sombrero pintado.

Foto di Sean Connery per LV, indossa un cappello panama

Nel mio armadio posso trovare...

Cappello Panama, Collezione Summer 2013, Tally Weijl

Questo cappello va indossato a mio parere soprattutto di sera, è un mix tra abbigliamento maschile e femminile e a mio parere rende molto di più se indossato da una donna con una camicia e un paio di pantaloni a vita alta o bermuda! Dona un look serio e seducente allo stesso tempo!

3. Lo sugegasa o cappello a cono di paglia.
È un tipo di cappello di paglia originario dell'est e sud-est asiatico, particolarmente del VietnamCina e Giappone. 
Ha una forma conica e viene fissato mediante una stringa di tessuto che passa sotto il mento, spesso di seta; all'interno è presente un'altra fascia che non lo fa muovere sulla testa. 
Questo cappello viene usato essenzialmente come protezione dal sole e dalla pioggia, specialmente da chi lavora nei campi di riso.
In passato esisteva una versione militare del cappello in Giappone, lo jingasa, che era un elmetto fatto con pelle laccata indurita.

Foto di donna nelle risaie del Vietnam con indosso un sugegasa

Ovviamente questa tipologia è solo per completare il mio post, però, se siete in Giappone, in Cina o in Vietnam potete indossarlo tranquillamente!

E a te, piacciono i cappelli? LASCIA UN COMMENTO!

Copriti la testa!

Vi ricordo che potete sempre cliccare sulle immagini per ingrandirle.

Fashion Photographer: Angelus Says
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XoXo

Angelus Says

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