lunedì 13 aprile 2015

I TESSUTI PRIMAVERA - ESTATE 2015: QUADRI, SCAMOSCIATO & JEANS... IN TRASPARENZE.

Gentili Lettori,
il post di oggi sarà dedicato ai tessuti must have in questa stagione Primavera - Estate 2015: QUADRI, SCAMOSCIATO E JEANS!
Non li riconoscete con questo nome? Forse, per le appassionate del glam sono più facili da ricordare come: GINGHAM, SUEDE & DENIM!

Qual è la differenza?
Come sempre approfondirò nel... dettaglio (risatina).

Il tessuto a QUADRI (o quadretti) ormai conosciuto nel mondo fashion come GINGHAM (o VICHY) oppure CHECK.
È un tessuto che si ottiene dal cotone Zephir. Di medie dimensioni, in armatura a lino o a saia ed è bicolore. Il modulo a quadretti può essere sia in file orizzontali e colonne verticali, sia in diagonale. La stampa si trova anche sul retro del tessuto, non esiste un dritto e un rovescio, perché le fibre sono colorate prima dell’intreccio stesso.

Il suo nome ha una antica storia, la parola Gingham deriva dalla parola genggag, che, nella lingua Malay parlata in Malesia ed in Indonesia, dove alcuni ritengono che abbia avuto origine, significa “a strisce” ed è stata adottata poi dagli olandesi. In India si chiama gamucha ed è un tovagliolo a quadretti, utilizzato per asciugare il corpo, anche se il suo aspetto varia da regione a regione. Il Vichy invece deriva dalla città francese di Vichy, nota per la sua produzione di tessuti di cotone per grembiuli e camicie che normalmente presentano questo motivo a quadri. 

Tessuto a QUADRI

Lo SCAMOSCIATO o SUEDE oppure VELOUR
Ha una origine antichissima, risale alle tribù dei Pellerossa, i primi nel trattare questo tessuto.
Il termine scamosciato era originariamente usato in Francia per indicare un particolare tipo di morbidi guanti femminili importati dalla Svezia. Con il passare del tempo è passato ad indicare tutti in tipi di pellame con una superficie morbida, simile al velluto.
In genere lo scamosciato si ricava dalla crosta (in seguito alla spaccatura, ossia alla divisione tra la parte superiore e la parte inferiore della pelle), e si differenza da quello che normalmente viene chiamato nubuck che si ottiene, invece, dal fiore (la parte superiore della pelle).
La caratteristica superficie vellutata dello scamosciato si ottiene grazie ad una lavorazione chiamata smerigliatura, con la quale si raschia appunto la superficie della crosta e le si conferisce un aspetto e un tatto migliore.

Non è un caso se rappresenta una delle varianti più costose sul mercato

Ma come pulirlo? (ho trovato una interessante soluzione da donnamoderna):

"Pulizia straordinaria – Per eliminare la comparsa di macchie sui nostri capi in pelle scamosciata, non dobbiamo far altro che munirci di asciugamano, gomma per cancellare, una spazzola per la pelle, un panno di carta e uno da doccia, ed infine di un po’ d’aceto.
Dirigiamoci quindi verso la macchia da trattare e controlliamo che sia asciutta: a questo punto iniziamo il processo afferrando l’asciugamano e passandolo sulla pelle con estrema accortezza. Individuiamo quindi la macchia, e solo dopo prendiamo la gomma da cancellare iniziando a sfregare sulla zona interessata.
Dopo pochi secondi noteremo che la macchia ha iniziato a dissolversi o a sparire del tutto. A questo punto possiamo prendere la spazzola per pelli e strofinarla su tutta la superficie del capo (rimuoveremo così tutti i rimasugli della gomma); imbeviamo un panno da doccia con un pizzico di aceto, passiamolo sulle macchie che non sono riuscite ad andar via, e di tanto in tanto tamponiamo con un panno da cucina per fare in modo che il liquido possa assorbirsi più velocemente.
Pulizia ordinaria – Qualora volessimo conservare il nostro capo in camoscio e mantenerne inalterata la qualità del materiale, non dovremmo far altro che servirci di una spazzola con setole in gomma per tenerne vivo il colore, e di uno spray specifico che utilizzeremo per limitare l’assorbenza della pelle.
Altrettanto consigliato è il ricorso al latte: passandolo sulla pelle avremo modo di restituirle lucentezza e forma!"

Tessuto SCAMOSCIATO

Il JEANS o DENIM
Contrariamente a quello che si pensa i blue-jeans non sono un'invenzione americana ma bensì sono originari dell'Italia più precisamente di Genova.
Il nome deriva dalla parola inglese Jeane o Jannes che significa (città di) Genova o dalla pronuncia inglese di Gênes, nome francese della stessa città. Secondo alcuni, il nome jeans è frutto di una contrattura dell'espressione blu di Gênes, blu di Genova. 

I mercati del medioevo conoscevano già il tessuto proveniente da Nimes, da cui deriva appunto la denominazione di denim. La città di Nimes diventò uno dei luoghi più attivi di tutta Europa nella produzione di tessuti, famosa soprattutto per la sargia una stoffa leggera di lino o di lana. Veniva usata per la fabbricazione delle vele d’imbarcazione e per i teloni da copertura.

Si tratta di cotone molto resistente, duratura e facilmente lavabile, dal caratteristico colore blu dovuto alla tintura del filo di ordito con l’indigo.

Il jeans nasce nella seconda metà del ‘500 e grazie alla sua resistenza, il tessuto venne utilizzato per confezionare i pantaloni da lavoro dei “camalli” cioè gli scaricatori di porto.
Nell' 800 con le grandi emigrazioni la tela blu di Genova arrivò in America dove venne utilizzata per realizzare gli abiti dei minatori in California. Fu proprio in America che il nome cambiò da blu Genes in francese, a blue-jeans. A partire dal 1850 il termine jeans venne utilizzato per disegnare, non il tessuto, ma un modello di pantaloni. Saranno i cercatori d'oro ad utilizzare per primi pantaloni a cinque tasche prodotti a San Francisco da Levis Strass. 


Tessuto JEANS

Il jeans quest'anno, inteso come capo di abbigliamento, si usa soprattutto in destroyed, ossia con strappi e rotture. Effetto consumato.

Jeans Destroyed, 35.99, Primavera - Estate 2015, PIMKIE
Jeans Destroyed, 35.99, Primavera - Estate 2015, PIMKIE

Questi sono i tessuti in voga questa Primavera - Estate 2015, soprattutto se... in camicia! 

Delle righe ne avevo già ampliamente parlato l'anno scorso STILE MARINARETTO. LE RIGHE, TENDENZA P-E 2014. Per i POIS scriverò un articolo a parte.

Ma c'è ancora un'ultima cosa, quest'anno le case di moda hanno voluto anche darci la possibilità di personalizzare questi capi grazie alle TRASPARENZE. Una vera tendenza sarà abbinare ad una minigonna una camicia, magari in organza, semi-trasparente. Nulla di volgare mi raccomando, solo qualcosa di seducente e molto femminile! Ovviamente non lo consiglio a chi ha un seno molto abbondante o qualche chiletto in più. Mai andare a sottolineare i difetti! Piuttosto una camicia in jeans stile boyfriend e un leggins visto che siamo ancora in primavera!

Per me è OUT il vestito di Rita Ora alla notte degli OSCAR 2015:

Rita Ora in abito con trasparenze per la notte degli Oscar 2015

Evitiamo cortesemente di mettere in mostra tutto... la trasparenza DEVE essere un gioco di seduzione, non qualcosa di volgare!

OUT
Abito da sera, Primavera - Estate 2015, VERSACE

IN
Abito con trasparenze, Primavera - Estate 2015, UMA WANG

E tu, quale stampa preferisci? LASCIA UN COMMENTO.

Vi ricordo che potete sempre cliccare sulle immagini per ingrandirle.

Fashion Photographer: Angelus Dei

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